L’idea della mostra, nata in occasione della XVI settimana della lingua italiana nel mondo, dedicata quest’anno all’italiano della creatività, è far conoscere oggetti di design italiano di facile reperibilità creando un excursus storico e la creazione di due postazioni: una d’ufficio e un’altra di casa.
La familiarità è la direttrice su cui si snoda questa esposizione. Molti pezzi si possono ritenere a “portata di mano” per la loro immediata disponibilità, popolarità e universalità. È sicuro che tutti avranno avuto modo di imbattersi, in casa o nell’ambiente di lavoro, anche inconsapevolemente, in qualche elemento firmato da un creativo italiano.
Lo testimoniano la presenza della celebre penna tratto pen o le posate Sambonet o San Marco in dotazione in molti ristoranti.
Questa selezione vuole far conoscere ed accendere l’attenzione su oggetti, autori e marche.
Il successo dell’industria manifatturiera italiana si è sempre basato infatti, oltre che sulla qualità e la pregevolezza delle creazioni, per l’originalità del processo creativo.
È stato questo binomio virtuoso a rendere unici, competitivi e premiati in tutto il mondo gli oggetti Made in Italy. Tutto quello che è qui presentato ha infatti un suo corrispettivo nei più importanti musei d’arte e design.
Questa occasione diventa quindi un invito a guardarsi intorno per scovare quello che nella vita di tutti i giorni è Made in Italy. La fortuna del design italiano è legata anche alla sua accessibilità: sia dal punto di vista economico (alcuni pezzi hanno sempre avuto prezzi contenuti e competitivi) che per la diffusione.
L’invito pertanto è a lasciarsi contagiare e, prendendo spunto dal design a portata di mano, cominciare a identificare marche e disegnatori che fanno parte della storia del design italiano e mondiale.
Questa mostra si propone interattiva. È possibile quindi inviare foto di pezzi targati Made in Italy che andranno ad ampliare e completare una collezione ideale e reale di design a portata di mano.
Si ringraziano Michele Domenico Vittozzi e la sua Società EXX SRL, la responsabile del Centro Archeologico Prof.ssa Giuseppina Capriotti e il collezionista Francis Amin che hanno messo a disposizione i loro materiali rendendo possibile questa esposizione.
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